Archivi del mese: giugno 2014

Fiore che nasce da fiore Un cadere verso l’alto Un salire scendendo Io a esplor-arti minuziosamente A perdermi Di mio, di tuo, di altrove http://grooveshark.com/s/Boa+Sorte+Good+Luck/4wuX9m?src=5

(Brume en forêt – Deneux Jacques) Quanto a me, io sono un acquerello. Mi dissolvo. Anne Sexton (Chiaro di luna – Debussy)

Ognuno ne ha una E non serve che sia riposta nel portafogli, quello è un dettaglio, il portafogli è un di più, anzi: certe immagini sono comunque indelebili nel cuore, nelle spire più recondite di noi stessi, a prescindere dall’ … Continua a leggere →

normalmente facciamo di tutto pur di non esporci al silenzio spesso ci fa paura, temiamo il suo essere “vuoto” perché ci pare che questo equivalga ad una assenza di significato e di vita, di riflesso anche noi temiamo di perdere … Continua a leggere →

Era molto più delicato e tenero di quanto si credesse. Era fatto di quell’impalpabile sostanza che volgarmente si chiama favola o illusione: anche se vero. Galoppa, fuggi, galoppa, superstite fantasia. Avido di sterminarti, il mondo civile ti incalza alle calcagna, … Continua a leggere →

per un tatuaggio … i simboli dei quattro elementi costituenti, dal basso verso l’alto: terra, acqua, fuoco, aria —

Mi tolgo le cuffie e ascolto il silenzio. Il silenzio è una cosa che si ascolta. Lo scopro per la prima volta. Haruki Murakami, Kafka sulla spiaggia

quante ciliegie da bambini, sì a casa mia gli alberi ce ne donavano almeno tre tipi diversi, in piemontese: i durun, le griote, le marene prima di cena, con la scala, andavo con un cestino a raccoglierle vedere i piccoli … Continua a leggere →

L’amore ha la virtù di denudare non i due amanti l’uno di fronte all’altro, ma ciascuno dei due davanti a sè. Cesare Pavese in “Il mestiere di vivere”