Mi è tornato alle orecchie un brano bellissimo dei Simple Minds.
Rarefatto, “semplice” nelle parole quasi sussurrate a mo’ di mantra, visionario (dal minuto 03:43 pura magia in un assolo che accompagna un viaggio di battito d’ali…)
Mi porta indietro alle audiocassette sottratte a mio fratello, al mancato concerto del 1989 a Torino (peccato…)
Mi porta qui, a questo stato d’animo in cui le parole vengono a tratti e forse prendono più significato i silenzi
Come questi cieli tersi, certe vie invisibili e non per questo irreali: Let il all come down…
Sergio
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So let it all come, let it all come down
Let it all come, let it all come down
Sweet tears roll like a river from your eyes
Get close let’s sleep tonight
When you wake there’s a new day dawning
When you wake there’s a cold wind blowing
When day breaks there’s a light shines through
I’m still here with you when the morning comes
I need you with me when the day begins
Oh let it all come, let it all come down
Why don’t you let it all come, let it all come down
All is in control, love is on the open road
Make me want to live, you make me want to die
When you wake there’s a new day dawning
When you wake there’s a cold wind blowing
When day breaks there’s a light shining through
Simple Minds, da “Street Fighting Years”, 1989
http://grooveshark.com/s/Let+It+All+Come+Down/4zLN1v?src=5
L’immagine molto linda ed efficace.
Sei un chiaro segno che mi devo riprendere nel bene.
La natura umana ha enormi attimi di sbandamento.
è del 1989 l’anno della mia nascita, e del crollo.
ah… ottimo matt wisniewski
un complesso che amo ..un estate calda soto tanti punti di vista ma passera’ cmq ..ti abbraccio caro S ! 🙂
mi piace tutto qui, come devo fare??
oggi sto facendo, grazie a te, un balzo indietro nel tempo 😉
mi devo sentire particolarmente vecchio? ah ah ah
tranquillo che sono più vecchia di te 😛
più matura, dài—