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molto bella e passionale questa poesia……. buona giornata Sergio.
Giornata di terra e carne…Oggi i pensieri sono evanescenti…mmm…non troppo direi…ahahahhBellissime parole.Un abbraccio.
C’è terreno fertile direi…Ahahaha!Buon pomeriggio da Carlo.
un uomo che posta una poesia erotica di una donna, va bè—è che è particolare leggere la intensità di questi versi, questa unione oltre i corpi, oltre l’amplesso, oltre i limiti del vivere—questo darsi totale,questo darsi naturale—
WOW!!!Complimenti per la scelta.Poche parole per esprimere quello che… naturalmente ci fa "arrossire"
… intensa … molto …è particolare il fatto che un uomo si immerga nei pensieri carnali ed erotici di una donna …
credi sia per caso la mia poetessa preferita? :-Dl’hai scritto tumi risparmi il commento 😉
gioia di vivere gioia da offrire da spartire da mangiarsi a morsi con il riso negl’occhi..
Stupende parole…passione allo stato puro….Ciao Sergio e buon pomeriggioRosy
Molto passionale!!!!!!!Uauuu…….Buona serata,Luciana.
ahahahah sergio… 😉
"Controcorrente,in mezzo a onde esterne,il tuo corpo parallelo si ferma tra le mie braccia come un pesce per sempre incollato alla mia anima,rapido e lento nell’energia subceleste"….mi aiuta Neruda a…riscaldare la terra!ciao
a la passione che poi sfiorisce al destarsi del nuovo giorno. Passionale ma non volgare e c’è anche qualcosa di più…bravo sergio per averla proposta.
è ovvio che donna e uomo vivano in maniera differente il piacere, il suo perseguimento, il suo appagamento.non necessita l’intervento di un Francesco Alberoni o di un John Gray per accorgersene.ci vuole buon senso e curiositàe domande magari non domandate.un rincorrersi stando fermi, un fermarsi correndo.darsi il tempo di scoprire cosa e come una situazione può diventare condivisione intima.non necessariamente implicando un contatto fisico, che al massimo è il coronamento di una attrazione che parte da altro ed è destinata ad altro ancora.
lo sai sergio che io credo che certi Uomini e certe Donne non vivano affatto in modo diverso il piacere?siamo sempre alle solite in fondo… se entrambi mantenessimo anche un po’ di consapevolezza dell’altro e con questo intendo il nostro lato maschile e/o femminile, se il piacere non fosse fine a se stesso ma reale scambio e linguaggio corporeo, ecco che certe parti "prestabilite" cadrebbero e saremmo seplicemente individui che imparano a comunicare anche con le mani, la bocca, il corpo tutto.molti – superficialmente – hanno tacciato Valduga di erotismo eccessivo e volgarità: non è questo il suo messaggio. ci sono poesie con un linguaggio decisamente da scaricatori di porto ma come sempe… basta saper vedere oltre e ascoltare il senso delle cose, dei battiti e delle carezze.nella poesia di valduga sento tutto il masochismo femminile, quello fatto del completo abbandono ad un Uomo ma anche della libertà del darsi pieni e interi, un volersi far accogliere ed accogliere che va ben oltre la fisicità.come certamente avrai notato, ho scritto con maiuscolo qua e là… perchè gli uomini, quelli minuscoli… beh, fanno altro e non leggono valduga 😉
non so se un uomo possa davvero com-prendere appieno il piacere femminile e viceversa…non lo dico in tono pessimistico, vuole anzi essere la constatazione di una grazia: la differenza dei generi…condivido una certa visione (Aurobindo e lo yoga-integrale) secondo la quale è necessario avere come obiettivo l’androginità in se stessi, ovvero la celebrazione della armoniosa compresenza di aspetti maschili e femminili (non per altro l’avatar sul blog rapprenseta la fusione di uomo e donna—)paradossalmente la nostra società di chiede di essere nettamente o donne o uomini, non consentendo all’uomo tenerezza oltre una certa misura e alla donna determinazione oltre una certa misura…paradossalmente nessuno "insegna" che ognuno di noi ha in sè componenti di entrambi i generi e che essi sono dei doni da valorizzare e portare alla luce, perchè possono permetterci di vivere una vita più completa e virtuosa…la nostra mi pare sia la società della "mutilazione": se non si dimostra di essere soerenti con certi stereotipi sessisti (per ambo i generi) si deve essere emarginati o corretti forzatamente…in altre culture, ad esempio nel tantrismo, piacere e rilassamento sono considerati strumenti di conoscenza (e questo aprirebbe un altro argomento ma andrei fuori tema…)da noi la cultura cattolica di millenni ha fatto in modo che il piacere sia diventato tabù inconfessabile e causa di irreparabile nevrosi esistenziale…ma come potremmo vivere pienamente se non sappiamo godere pienamente?partendo da noi stessi, dal rapporto con il nostro corpo e poi oltre, rivolgendoci all’altro/a…la fisicità è uno strumento per altro, ovvio.diversamente ci si riporta ad uno stato animale in cui la "voglia" è fine a se stessa (il che non esclude che possa esserci, talvolta, anche questa esigenza di espressione in noi…)
attraverso questa fisicità – non l’altra – ci si scambiano le anime.devi essere pre-disposto-a questo per coglierne la vera essenza