“mondo di vetro”

 

 

 

la definizione non è mia, è dell’ottimo "jackmax casavecchia" e racchiude bene, penso, questa realtà-irreale che è il blog, msn, facebook, tutto questo parlarsi addosso, questo pretendere di conoscersi, di ri-conoscersi in altri, di essere stati ri-conosciuti in loro…

 

questo pensare di essere "in-contatto" con qualcuno quando in realtà ognuno dice di sè quanto vuole dire di sè…

e chi è dall’altra parte interpreta, vedendo quanto vuole vedere e può vedere…

 

ne parlavo anche con "bi(s)betica" circa il fatto che a tratti comunque questi su internet possono essere strumenti di selezione: sai cosa cerchi e ti rivolgi a chi ti può offrire quanto cerchi, magari basterebbe un po’ meno di ipocrisia e capacità di dirsi le cose come stanno, magari…

 

poi ho letto un post di "anna amelie" che andava dritta al punto parlando di…

 

"mangiatoie virtuali che non portano a niente, se non a essere vetrinisti di se stessi"

 

mi ci riconosco, anche.

 

il bisogno di attenzione/amore è uno dei bisogni fondamentali di ogni essere umano, e qui si concretizza in piccole cose: leggere i commenti di altri è un appagamento per l’ego; potere dire che cosa si vuole senza limitazioni è una prerogativa che nel mondo reale non sempre è concessa sempre…

 

è poco più di un anno che ho il blog e penso di avere già visto abbastanza: come direbbe "Quella Strana" ognuno di noi, se è qui è perchè ha bisogno di qualcosa, un qualcosa di sè è insoddisfatto o frustrato…

 

allora ripenso al mio primo post sul blog, quando già mi domandavo se forse questo non fosse l’ennesimo inganno che l’ego mette in atto…

 

la risposta? Ci sono giorni da sì e giorni da no.

 

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16 risposte a “mondo di vetro”

  1. Carlo ha detto:

    Io penso che il mondo dei blog, è un modo per conoscere e per conoscersi, in modo molto direi rilassato, perchè oggi la fretta, gli impegni e quello che siamo abituati a fare ogni giorno ci portano a non conoscere persone "dal Vero"…Ma tramite i blog, si può arrivare (con il giusto discernimento) a conoscere persone Vere e magari poi incontrarsi, (eventualmente).Comnunque come sempre..un pensiero scritto è più chiaro di un pensiero detto..Perchè esso si può leggere e può essere letto.Il nostro bisogno primario è…Socializzare…(Sarà per questo che si chiamano social networks?)Buon fine settimana da Carlo.

  2. JACKMAX ha detto:

    mangiatoie virtuali la trovo forse la definizione piu cruda ma relae….vale quello che dice qui sotto carlo..che le cose scritte hanno piu peso e tempi di fruizione di quelle dette…ed èvero anche che…coem nella vita reale…se qualcosa o qualcuno di buono capita…è perche non losi cerca…ma ci si incespica…anche in queste finestre il destino…prevarica ogni ricerca e gioca il suo ruolo..grande panoramica sul modo comunque..che noi tutti abbiamo di…commentare senza sputare nel piatto in cui poi..quotidianamente..mangiamo

  3. Francesco ha detto:

    a volte un blog aiuta anche a vincere della timidezza, aiuta a sfogarsi senza poter essere interrotti verbalmente… io ominciai il mio blog esprimendo la nostalgia di due cagnolotti che non vedevo più perchè cambiai città, e finivo con la speranza di poter vincere la mia solitudine… in parte ci sono riuscito… da quel dicembre del 2007 ho fatto altre amicizie in città, certo non per merito del blog, ma confrontarsi sempre con qualcuno aiuta anche a vedere situazioni ricorrenti da diversi punti di vista, e credo che sia questo il "crescere" di ognuno di noi, evolversi e suerare ostacoli che si presentano sul nostro cammino.Recentemente, riflettendo, e forse ancora più avanti dopo la prossima prova e la prossima esperienza, ogni cosa mi dice che non si butta via niente. Tutto torna utile… fin quando si è in vita.

  4. Esilde ha detto:

    Come è mio solito fare preferisco partire dalla mia esperienza …" come mai mi sono accostata al mondo virtuale pur vivendo bene in quello reale?"… questa domanda me la sono posta anch’io soprattutto xchè avevo bisogno di capire quando e a causa di cosa io avessi modificato il mio concetto sui blog…Dapprima usare il pc x me era condizionato dal ricercare informazioni storiche o letterarie in maniera dettagliata… successivamente ho avuto la possibilità di utilizzarlo x comunicare con mio figlio,vederlo,sentire la sua voce,scambiarci canzoni, pensieri e sensazioni ( che mai x emotivi sentimenti genitoriali e filiali saremmo stati in grado di dichiarare apertamente )…Da tutto questo è nato in me il desiderio di ampliare il mio raggio di azione.Conoscere altri modi di comunicare,altri individui che pur non conoscendo fisicamente avrebbero potuto complementare i miei spazi mentali senza alcuna "corruzione" dovuta a conoscenze "X"… Amo molto scrivere,discutere, pormi problemi,ascoltare e farmi ascoltare ,dare sempre incondizionatamente qualcosa a un qualcuno magari lontanissimo da me. Ma mai avrei potuto immaginare che stimolato da un commento che gli avevo lasciato mi avrebbe potuto contattare e dopo il primo,la seconda e il terzo ancora…e ancora…E… giungo a te SERGIO…scopro una persona e una mente speciale…tutti noi unici pezzi rari di una realtà umana sparsa e compatta, grazie a cellule celebrali di sentimenti e vite vissute… subite… sorpassate… amate… sofferte… duplicate… colorate … dagli stessi colori ma con cromie diverse… diversamente UGUALI!!! .LA VITA CI UNISCE ATTRAVERSO LE NOSTRE PAROLE, tesori di pensieri, cristalli sfaccettati e preziosi senza prezzo alcuno ma con un valore inestimabile…Se questo è "UN MONDO DI VETRO…"allora è davvero molto bello ed io sono ben lieta di farne parte!!!Ciao SERGIO e grazie di questa immensa opportunità…Ti abbraccio e ti auguro una dolce notte!…………………………………..ESILDE

  5. sergio ha detto:

    carlo:socializzare, dici? il discorso dell’uomo-sociale? io-sono-attraverso-gli-altri-con-cui-sono-in-contatto? da rifletterci…jackmax:sì, c’è anche quell’altro tuo discorso per il quale interpretare i post è senza-senza, un non-senso: leggere i commenti di altri è così "comico": tutti che sanno esattamente cosa provi e vivi…ma non sei tu: sono loro che vedono se stessi attraverso le tue parole…francesco:vincere la timidezza e sfogarsi: sì, anche quello,tutto è bene, sempre…lise:dall’utilità al piacere e forse le due cose sono la stessa cosa, anche."far parte di una comunità sparsa nel tempo e nello spazio"…le tue riflessioni mi hanno riportato a questa considerazione di un mistico contemporaneo, Aurobindo…(e smettila con i compimenti…)

  6. py ha detto:

    ma guarda un pò in cosa inciampo…quante volte mi sono chiesta che razza di mondo è questo del blog.ancora non ho la giusta risposta, seguo le emozioni.l’unica cosa che ho imparato è che ci si può commuovere o incazzare come nella vita reale e questo non mi piace, perchè quando sono approdata qui (circa 1 anno fa, senza neanche sapere dov’ero), pensavo fosse solo un modo per rilassarsi.Non è così, diventa quasi una droga…si cerca appagamento vero, ci si mette in vetrina, si posta sapendo che qualcuno ci leggerà..Io, in tutta onestà, sto cercando di "guarire" e di usare questo spazio per me, per farci quello che mi pare nel rispetto degli altri, per condividere quello che mi piace, pur sapendo che può non piacere…ci sono poi quelle sere che non hai voglia di dire niente e allora leggi…cose belle, cose inutili, cose sensate….potrei continuare all’infinito….Oggi ho letto te….niente male

  7. maria rosaria ha detto:

    ho aperto il mio blog sei mesi fa, se mi chiedo o se mi chiedi il perchè rispondo con sincerità che non lo so.Non avvezza alla scrittura (mai scritto una pagina di diario in vita mia),con competenze vicine allo zero in informatica, stimolata da un’amica ho iniziato, senza un percorso, senza uno scopo, senza nulla.Continuerò?Anche qui rispondo…bohConcordo con ciò che dice Esilde, la pur ancora breve esperienza mi porta a dire che siamo tutti diversamente uguali.Sicuramente abbiamo qualcosa da dire, sicuramente non la diciamo appieno, sicuramente agli altri può interessare pochissimo, però non mangiamo nessuno e se alla fine siamo vetrinisti di noi stessi, e se questo può farci stare un pò meglio, lo sappiamo solo noi.Hai ragione, Sergio, nel dire che il bisogno di attenzione è in ogni essere umano e che qui si concretizza con piccoli gesti, ma se questi gesti, pur piccoli, fanno sorgere un pensiero, una riflessione, un confrontarsi, un lieve sorriso, che benvengano.ciao

  8. bisbetica ha detto:

    Avevo scritto un commento qui da sergio e poi l’ho eliminato. Credo abbia fatto in tempo a leggerlo solo lui, niente di che in fondo, non l’ho eliminato per quel che vi era scritto, anzi, ora lo riscrivo. L’ho eliminato in primo luogo per non ho particolarmente gradito l’essere citata qui per la semplicissima ragione che è come dire a tutti che io e lui abbiamo il contatto msn; non che di per sé sia un problema, sono piuttosto chiare chi sono le miei amicizie ed i mie contatti, non ne ho mai fatto segreto, per confesso che essere "sbattuta" in un post mi ha un poco da fastidio.In secondo luogo mi sono detta: bene, ora che tutti sanno che io sergio chiacchieriamo in msn posso rispondere a questo post anche con riferimento ai nostri privati dialoghi?Mi son detta che no, non sarebbe corretto ma a quel punto un generico commento mi è sembrato sciocco e quindi l’ho eliminato. Questo per spiegare a Sergio le ragioni di quel mio cormportamento.E ora riscrivo quel che penso e che uso ho fatto e faccio del mio blog io :-)Sono approdata sugli space un po’ più di due anni fa quasi per caso, non sapevo neppure che fosse un blog.Era un periodo difficilissimo, un periodo in cui mi ero completamente chiusa, avevo in qualche modo gettato la spugna. Mi ero resa conto che di ME non c’era più nulla, che avevo commesso degli errori, che la vita che stavo conducendo non mi somigliava affatto ed ero rassegnata: ammutolita ed immobile.Ho aperto un blog, ho cominciato a chiaccherare di me. Per mettermi in vetrina? In tutta coscienza dico no, non avevo neppure idea di chi e quando e come sarebbe capitato a leggermi: il blog era un po’ il mio diario. Da sempre ho avuto bisognodi scriverle le mie emozioni, per vederli lì nero su bianco, rileggermi, sorridermi, ritrovarmi. Non lo facevo da anni e mi faceva bene.I primi ospiti, i primi commenti, i primi messaggi privati che mi invitavano a proseguire quest’analisi di me e quindi me e la fatica di essere donne, la consapevolezza di se stessi, il diritto ad esserlo. Menate intimistiche insomma.E poi msn e i rapporti si approfondiscono e con essi i confronti e le riflessioni. Incontri persone che non avresti mai avuto modo di incontrare altrimenti – grande mezzo questo se usato correttamente – e se ci riesci devirtualizzi anche questi nuovi amici perchè un amico non è virtuale e allora vuoi il suo sorriso, il suo abbraccio, la strizzatina d’occhio.Ho avuto la fortuna – e la voglia – di incontarmi con molti dei miei ospiti di blog che peraltro son quasi sempre gli stessi, segno che non si è qui per una vetrina ma per ridere anche, ma scegliendo i propri amici né più né meno che nella vita reale: anche nei blog vi è una selezione naturale: chi passa solo per caso e non torna non ha nulla per me né io nulla per lui, chi passa è scrive pirlate dopo poco capisce che non viene considerato e se ne va.Si incontrano personaggi di ogni genere e sorta: quello che (perdonate il termine) ti vuol trombare in messenger; quello/a che sa tutto della vita e viene ad insegnarla a te; quello che ci metti un po’ ma poi capisci che è pazzo… me ne sono capitate di tutti i colori… eppureper me questo posto è stato importante. Mi ha aiutato ad attraversare un periodo tremento. Scappavo qui, si, forse era un rifugio, ma sapevo di trovare qualcuno che mi ascoltava e non mi biasimava. Ho pianto, urlato, riso, fatto di tutto.Io devo grazie a questo posto. Ora che il mio faticoso percorso è finito è un po’ cambiato il mio modo di stare qui, non ho più bisogno della droga di cui scriveva Py ma restano amici importante di blog e di vita. Ne farei volentieri il nome di tutti ma violerei la loro privacy… mi limito a sorridere pensadoli: ognuno di loro mi ha dota forza e coraggio e speranza. Massaggini al proprio ego – così mi scriveva uno di questi specialissimi amici – oh si, perchè no? in fondo siamo quello che gli altri percepiscono di noi ed io qui mi sono resa conto che ero meglio, molto meglio di quanto mi facessero credere i miei aguzzini :-)ho scritto un post… scusami Sergio… :-$

  9. Annadigiugno ha detto:

    Seguendo la scia di Py…lo facciamo spesso l’una con l’altra…sono approdata qui.Avevo letto già ieri sera e mi sono domandata…perchè?Perchè un diario virtuale dove tutti o molti possono leggere?perchè questo mettersi "invetrina", perchè anche questo bisogno di dare voce a pensieri e riflessioni ed attendere anche una risposta a questo amo che gettiamo nell’etere?Le risposte sono molte, ma ho cercato di trovare le mie, seguendo anche le fasi che hanno caratterizzato questi due anni di frequentazione del blog.Il motivo per cui ho comnciato è stato tra i più banali, volevo vedere se riuscivo, io così aliena a pc ed internete etc etc,a "creare" questo spazio, incuriosita anche dal fatto che mio figlio lo aveva fatto e ci si dedicava con ardore e passione.Ho cominciato a scrivere, solo per me all’inizio, poi, quasi come per magia ho cominciato a trovare alcuni commenti, di persone sconosciute, che non so come erano approdate lì, nella mia casa virtuale. La meraviglia di questo mi ha spronato a cercare di migliorare il modo nel quale esprimermi, e da lì…mi sono essa in gioco.Un gioco che in alcuni momenti mi ha talmente preso da diventare una specie di ossessione E’ vero che ci si confronta anche con i commenti che le persone lasciano…in alcuni momenti è stata una sfida, su argomenti sui quali spesso mi sono interrogata, in altri ho voluto verificare se ero capace, attraverso i racconti che scrivevo, di trasmettere emozioni e soprattutto se quello che scrivevo poteva piacere( ho la passione per la scrittura ed tra vari racconti ho scritto anche un "romanzo"!), in tutto questo ho raccontato qualcosa di me, nel mio blog ci sono io, la mia famiglia, i miei luoghi.Ascolto, forse cercavo ascolto, visibilità non superficiale(alcune persone le frequento da due anni e le ritrovo sempre a margine dei miei scritti), catarsi, quando devi espellere un dolore, una insoddisfazione, un dubbio.Senza aspettarmi più di tanto, ma ricevendo e dando tantissimo.Sono io quella che emerge dal mio blog?Si, sono io, tant’è che quando non mi sento, quando non ho voglia, piuttosto che scrivere o lasciare commenti di facciata preferisco il silenzio. In questi anni comunque ho visto di tutto, sputtanamenti virtuali, blog nati solo come rete diragno per catturare attenzione e magari anche qualche incontro a sfondo…beh…amoroso? sessuale?, belle facciate e belle parole create ad hoc per quello e solo per quello. Ho visto persone implorare attenzioni al punto da rendersi patetiche, ho visto bellezza, intelligenza, superficialità cattiveria, gratuita, stupidità!Quello che incontriamo ogni giorno nella vita reale, accentuato alla massima potenza perchè qui, quando siamo davanti a questo schermo, mentre le dita pigiano sulla tastiera, siamo soli, con noi stessi. E spesso, nonstante la programmazione, il seguire pedissequo l’orma di quello che vogliamo mostrare di essere, o lo scopo che alcuni si prefiggono, qua e là, scappa anche la vera natura di quello che siamo o sono.Ho deciso, per mia indole, di non indossare i panni di nessun personaggio che non sia quelo pieno di contraddizioni che sono io, un giorno dopo l’altro, un momento dopo l’altro. Scrivendo di gioia e dolore, rabbia e cattiveria, bellezza e bruttura, insomma quell’insieme di doti e di difetti che fanno di ognuno di noi un essere umano unico e speciale.A volte sono contenta quando viaggio in questo mondo, a volte nauseata, a volte delusa, a volte mi riempio di bellezza…uno stralcio di vita, anche qui.E’ questo il luogo dove l’ego mette in atto l’ennesimo inganno? A volte sì a volte no.BuongiornoAnnamaria

  10. sergio ha detto:

    "divesamente uguali" o simili nei nostri "bisogni" di base, sì…"da gioco a piacere", sì…"esprimere se stessi", sì…"Ho visto persone implorare attenzioni al punto da rendersi patetiche, ho visto bellezza, intelligenza, superficialità cattiveria, gratuita, stupidità!", sì !!!siamo NOI e va bene così.

  11. Carlo ha detto:

    Blog..per conoscere..per conoscersi, per far conoscere..per capire o per vedere se abbiamo capito…Buona settimana da Carlo.

  12. JعK ha detto:

    non mi avresti conosciuto sennò..:-)son d’accordo con Carloun abbraccioJackY

  13. sergio ha detto:

    ma non è consocere gli altri, credo, Jacky…è concedersi di conoscere se stessi, anche.

  14. Carlo ha detto:

    Noi ci conosciamo…Ma a volte vogliamo ingannarci..Fermando i momenti, e rileggendoci a volte capiamo chi eravamo, chi siamo e dove stamo arrivando…Crescendo i pensieri cambiano, cambiano le aspettative, cambia l’importanza dei risultati ottenuti.Buon Pomeriggio da Carlo.

  15. ... ha detto:

    Bhe si, in effetti quando scrivo qualcosa che piace agli altri mi sento molto più contenta di quando scrivo baggianate. Ma questo appagamento per l’ego è proprio una cosa brutta? Io penso che possa essere un opportunità per cercare di vedere in noi più di quanto ci sia da vedere…in genere le persone tendono a vedere in se stesse quello che gli altri vedono in loro. Più è grande la visione, più cresce la loro volontà di accedere alla parte di sè che gli viene mostrato, e di esibirla.Questo secondo me, allarga la prospettiva dei nostri orizzonti, approfondisce la nostra visione, perchè in tutti c’è molto di più…di gran lunga molto di più. Rendersi conto che siamo considerati come qualcosa di più, ci rende più sicuri nel mostrare quanto gli altri già vedono…o no?

  16. Martina ha detto:

    la tua analisi la condivido in tutti i punti. ma la tua ragione non esclude altre possibilità. a volte si scrive anche per il solo piacere di tenere una raccolta di pensieri e poi rileggerli per tornare un po’ indietro nel tempo e guardarsi dall’esterno.mi dirai: scriviti un diario o salvali semplicemente sul pc. beh ti dirò io ho una paura assurda di perdere le cose a causa di hard disk mal funzionanti, tanto che ho aperto una pagina su flickr per conservare le mie foto più belle. internet lo vedo come una cassaforte sicura, in cui chi vuole fare capolino è il benvenuto. =)

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