Ricerca di personale.

 

 

 

Che emozione appena diplomato essere subito contattati per un colloquio di lavoro.

 

Così strano sedersi al tavolo con adulti che potrebbero essere i tuoi genitori e parlare di mansioni, orari, stipendio e ferie retribuite incluse.

 

Tutto liscio, altro che la crisi che attanaglia la nazione, il recesso che impenna, la necessità di nuove strategie per proporsi ed emergere nel sempre-più-competitivo-mondo-del-lavoro.

 

Te guardati, ora, con il contratto firmato in tasca e gli occhi lucidi di mamma a papà che orgogliosi possono parlare del figlio già “sistemato”.

 

Certo, rimane solo l’imbarazzo di del parlare del ruolo che ti hanno proposto e che tu hai accettato senza riserve, su due piedi, senza neppure chiederti perché proprio te tra tanti candidati.

 

Insomma, così ben pagato per fare così poco, anzi, diciamola tutta, proprio per fare nulla, eppure con tanto di ufficio dedicato e diversi addetti sempre a fare chissà che.

 

Il tutto si può riassumere nel ricevere giornalmente un certo numero di persone con gli occhi mesti, scartabellare un lunghissimo elenco che potrebbe essere riferito a generi alimentari piuttosto che a mobilia di importazione o abbonati a reti telefoniche, assumere un tono tra il pacato ed il solenne e, sempre, immancabilmente, confermare la presenza dell’astante nell’elenco, con evidente felicità di questi, che fa nascere sul proprio volto un sorriso ed uno splendore di riscatto, quasi come l’avverarsi di una profezia a lungo desiderata o la soddisfazione dopo tante pene sofferte durante la propria vita terrena.

 

Bè, certo, essere diventato il contabile di Dio, e su questo punto la società di selezione aveva richiesto impegnative di riserbo assoluto, ha questo inconveniente che è il dovere di fingere di tenere una contabilità del bene e del male commesso in vita e redarre il famoso “Libro della Vita” da cui si evince se un’anima è destinata al Paradiso o meno.

 

Da millenni l’umanità si è convinta che esista tale figura e Dio, nella Sua immensa bontà, per non deludere le aspettative della gente, ha escogitato questa ingenua farsa che permette alle anime migranti di avere conferme e sentirsi “elette”.

 

Proprio vero che il Paradiso che incontreremo è quello che abbiamo immaginato in vita…

 

E guardati orgoglioso sul lavoro nell’aiutare Dio dando il benvenuto in un Regno in cui la contabilità  umana non ha ragione di esistere, proprio perché l’Amore incondizionato si basa sulla accettazione di tutto e tutti, a priori e non per merito.

 

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5 risposte a Ricerca di personale.

  1. Carlo ha detto:

    Infatti non sarà proprio così il giudizio…Nessun contabile…Noi stessi ci salveremo o ci condanneremo in Vita prima che in morte…1) Figuriamoci se Dio ha bisogno di aiuti contabili;2) Figuriamoci se ognuno di noi deve avere un tacquino per fare un bilancio…La Nostra coscienza parla da sè è un lasciapassare automatico…La nostra porta si aprirà e noi la percorreremo senza nemmeno rendercene conto…Tutto quello che è stato in VITA parlerà per noi.Buon Pomeriggio da Carlo.

  2. Brazir ha detto:

    .. e c’e’ bisogno di un impiegato?Racconto da riflettere…anche se nessuno sara’ mai Dio, dovremmo tendere a quell’amore incondizionato. Qualsiasi nome venga ad esso attribuito

  3. Francy ha detto:

    ho sempre pensato che Dio in realtà non giudichi affatto… bacio

  4. isa ha detto:

    abbastanza cinico come concetto…Non si dovrebbe sentirsi eletti, ne concorrenti, umani fragili e forti, con pregi e grandi torti…E’ tutto molto+ semplice di così…baci

  5. Jessica ha detto:

    Rifletto…ora le parole sono un pò confuse, non trovano un ordine preciso per esprimersi. Continuo: rifletto!Bacio!

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