Virtualmente presente

 

puzzle

 

Particolare come questa comunità di blogger si mantenga in equilibrio su una solida base fatta di “nulla”…

 

Non aggrottate le ciglia ora, non pensate “eccolo che parte…”

 

No, intendo dire che se ci si pensa è incredibile:

perfetti sconosciuti di ogni parte d’Italia e non solo che un po’alla volta diventano "familiari”

per via dei loro nick, delle loro manie (i temi ricorrenti nei loro post…), i loro tormenti o esaltazioni…

 

Pezzi di persone e personalità buttate “on-line”, a disposizioni di chiunque (“amici” selezionati su invito e non…)…

 

Con il passare dei mesi “frequentando” i rispettivi blog ci si convince (quasi) di conoscere chi è dall’altra parte…

 

Però.

 

Però non bisogna scordarsi che la gente mostra di sé quello che vuole….

 

E quindi noi vediamo solo una parte di un puzzle ben più compesso, che è la persona “reale”…

 

Dico questo non in maniera pessimistica o cinica,

è più un promemoria per me stesso,

così propenso come sono ad impennarmi di fronte a cenni di comunanza, di assonanza, di…

(che spesso vedo solo io e che magari neppure ci sono, ovvio…)

 

Quindi…

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11 risposte a Virtualmente presente

  1. ђคгเєl ha detto:

     
    Beh, non basta scambiarsi 4 commenti x conoscersi.
    C’è anche che mostra se stesso in questi posti sai?
    Eppure anche in quel caso è frainteso 🙂
    In qualsiasi caso la realtà è sempre la cosa più normale
    per conoscere "quasi" bene qualcuno. Quantomeno ci si
    guarda negli occhi 😉
     

  2. Emilia ha detto:

    Devo darti ragione, non c’è giorno…ultimamente…che non mi chieda, quale sarà l’evoluzione di queste "amicizie", perchè in questi pochi mesi esse hanno trovato un posto nella mia vita…e qualcuno anche nel cuore (nel senso che le loro vicende mi coinvolgono profondamente), tuttavia non hanno – e come potrebbero – la stesso peso che avrebbe un amico reale.
    Io penso che chi parla attraverso questo mezzo, voglia dire qualche cosa…non sò se vera…falsa…parziale..o metta addirittura a nudo la sua anima, so solo che in questo mare di, parole ed emozioni, mi soffermo a volte su alcune "isole" che mi ispirano e sento particolarmente affini, per ricambiare con molto sincerità la stessa emozione che l’amico "virtuale" mi stà dando.
    Certo una conoscenza non si limita a momenti…è ben altra cosa, ma come nella vita reale, le nostre esistenze frenetiche ci impongono delle mediazioni tra il desiderio di sapere e conoscere e il compito di vivere quotidiano.
    Inevitabilmente ci si scontra con i tempi e le disponibilità di ogniuno e ci si deve accontentare di ritagli.
     
     

  3. Jo ha detto:

    Sai mi ricorda tanto una chiacchierata notturna fatta al telefono, si parlava proprio di questo! Io sono abituata a tradurre pensieri in parole scritte, come ben testimonia il mio diario e altre cose, quando ho scoperto questo mezzo interattivo mi ci sono buttata. Il sogno nascosto di essere letta si avverava, ma la mia intimità era salvaguardata, in fondo voi non sapete chi sono! Pochi veri amici che mi conoscono per ora accedono al mio blog, e, in fondo mi convinco, che chi non mi stima si romperebbe le palle a leggersi i miei post e quindi smetterebbe. Inoltre la possibilità di condividere le proprie opinioni, di rimanere affascinati da modi di pensare diversi o semplicemente di essere provocati dai post di qualcun altro è un’occasione da non perdere!
    Buon lavoro sergio!

  4. valeria ha detto:

    nn so che dire..
    soltanto che a volte ci si addentra in queto mondo virtuale e ci si ritrova..
    e cosi via..
    senza prchè e per come ma se ci si vuol dire che ci piace..
    che magri troviamo qualcosa he dal reale nn viene percepito ..
    o nn saprei..
    sasrebbe un discorso inifito..
    ti lascio qui un abbraccio.. sorrisi finiti…
    ciao e buon fine setimana Uomo..
    valeria

  5. angel_out ha detto:

    un post it utile il tuo…
     
    un sorriso ;-D

  6. beba ha detto:

    ehi 🙂
    tutto vero… empatie forzate talora e tal’altre importanti incontri emozionali
    se possibile e per quanto possibile da portare fuori di qui
    perchè qui, questo mezzo un po’ patinato intendo, se da un lato mostra quegli aspetti di noi di cui certo non si accorgerebbe nessuno mentre siamo in ufficio o a spingere il carrello al supermercato, e quindi per questo meraviglioso perchè è una sorta di finestra sull’anima rischia, di contrapposto, di amplificare e distorcere la reale essenza delle persone…  e non parliamo del sentire…
    Uff… :-DDD

  7. Lithium ha detto:

    Accienti… dedicherei volentieri questo post ad una persona…***Passo per salutarti, non avrò internet per un pò!
    Bacino*
    Mery

  8. lady ha detto:

    senza dimenticare che a volta anche nella vita reale
    qualcuno mostra di se solo quello che vuole.
    in teoria dovrebbe essere piu’ facile guardando qualcuno
    negli occhi accorgersene ma non è sempre così.
    io sono molto  piu’ semplice.
    ognuno è quello che vuole essere.
    ognuno appareper quello che vuole apparire.
    ognuno da quello che vule dare.
    a prescindere da dove si trovi.

  9. Morgana ha detto:

    Un gruppo che amo, che si chiama Biofonia, nel testo di una sua canzone dice Ti svelo ma non ti conoscerò, cosa siamo se non significati. Quando si ascolta una canzone, essa assume un significato personale spesso distante anni luce da quello originario, e a me piace anche che sia così, che tutto si pitturi della persona che assorbe degli stimoli e diventi personale (sta per arrivare un post a questo proposito).
    Questa frase per me significa che non si conosce mai una persona fino in fondo. Per quanto la si frequenti, la si ami, la si viva, rimarranno sempre lati oscuri, che solo lei conosce, maschere che indossa in situazioni che noi non viviamo. Non vediamo che una faccia della luna, alcune tessere di un puzzle (mi fa sorridere l’immagine che hai scelto, è molto coerente con la mia idea di identità personale, il puzzle)..
    Così magari conosciamo il lato "blog" delle persone che fanno parte di questa comunità, e non sapremo mai nulla del "resto", ma in fondo va bene così, forse questo è proprio il bello del gioco, forse è proprio il non uscire da qui il significato che porta questo sistema a continuare a esistere, ad avere senso. In fondo mi sento privilegiata ad averti "conosciuto", in questa forma. Come se ti incontrassi tutti i giorni sul bus, ti conoscerei nella forma del viaggiatore del bus, e non ci sarebbe nulla di male se poi la nostra conoscenza si fermasse alle due chiacchiere durante il tragitto.. Sarei magari la sola al mondo a conoscerti in quella veste, e che bella sarebbe, l’esclusiva di questo lato!
     
    Pensieri strani, no? Potrei andare avanti per ora su questa ondata. Ottimo spunto, grazie!
     
    Abbracci,
     
    Morgana

  10. Mara ha detto:

    Mi spiace ma non ho bisogno nè di messanger nè di un blog per ESSERE.

  11. Armonia ha detto:

    "Mostrare quello che vuole".Dipende!Nelle metafore, nelle similitudini, nelle frasi, nei versi… in quella prosa o poesia che si legge nei Blog c’è sempre la parte più vera e profonda di noi stessi.Sarebbe necessario individuare una "chiave di lettura" per ciò che si legge, come una sorta di "occhiali da vista con le lenti adatte, anche se non graduate"……Ogni cosa che si scrive ha un senso, nulla si scrive al caso, nulla si scrive per portare "fuori pista" il lettore…Posso solo aggiungere che, spesso, ne convengo, la lettura porta a delle interpretazioni altamente personali.Buon Lunedìin Armonia

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